Sono partito di buon ora, poco dopo l’alba. La temperatura
si preannuncia molto alta, quindi meglio avviarsi presto. Alfredo partì da
Faenza, io parto dal mio buen retiro di Milano Marittima, ma dopo circa 20
chilometri, all’altezza di Forlimpopoli, ho incontrato il suo stesso percorso,
che descrivo con le precise parole di Alfredo, le quali – a mio modesto avviso –
rimangono attualissime (lo verificheremo assieme, se volete).
"Sono partito. […] Era domenica e festa di non so quale Madonna.
[…] Qualche cosa ha sussultato in fondo al mio spirito. […] Il sole cadeva
acciecante, non una bava di vento. […] Tiro su i calzoni a mezza coscia […]
salto in sella e dò il primo colpo di pedale […]. Andrò per Forlì e Santa
Sofia, valicherò la doppia giogaia dell’Appennino al Carnaio e a Mandriole,
salirò ai conventi de La Verna e di Camaldoli. […] Sotto il sole, in maglia,
colle gambe nude e il piccolo berretto rigettato sulla nuca perché i raggi mi
battano bene sulla fronte e ne caccino l’ombra fredda, che vi si appiatta
dentro da tanti mesi. È il primo viaggio vero della mia vita intrapreso così
senz’altro scopo che di viaggiare. Quante volte ne avevo sognato da giovane!"
Sul canale di Cervia
Attraversando le saline all'alba
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