mercoledì 23 luglio 2014

E se partissi col Day is Done di Pegoretti?

A questo punto ho pensato di passare alla mia 'purosangue': un telaio a congiunzione fatto a mano con speciali tubi in acciaio dall'amico Dario Pegoretti e montato con il meglio o quasi dei componenti (Campagnolo Record, sella Brooks, manubrio Cinelli, ecc.). Questa per me è una bici davvero speciale: pedalando sulla mia Day is Done ho capito VERAMENTE cos'è una buona bici! Una vera purosangue, leggera, veloce, scattante, affidabile, sempre pronta a dare il meglio di sé, anche nelle condizioni più estreme. Insomma, il massimo che io possa chiedere ad una due ruote da cavalcare e pedalare.
Ma la mia Pegoretti non è nata per viaggiare. Durante il viaggio si possono trovare condizioni impreviste. Strade sconnesse o sterrate. La bici potrebbe rovinarsi. E soprattutto per me sarebbe un vero dramma se me la dovessero rubare! E poi non è attrezzabile con portapacchi o altri aggeggi utili al cicloturismo: questa, come ho detto, è un purosangue da corsa, non un muletto da trekking! E merita di restare in stalla, ben accudita, durante il mio viaggio.

Ecco il mio amico, il mitico Dario Pegoretti, da cui ho imparato quasi tutto quel che so sulle bici. A lui devo moltissimo, non solo il mio splendido telaio; perché Dario oltre ad essere un raffinatissimo artigiano, un estroso artista, è soprattutto una persona eccezionale, di quelle che se ne trovano ben poche in giro, ultimamente!

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