giovedì 10 luglio 2014

Ematt de Cardèl

Alfredo amava vestire le maglie di lana ed i pantaloncini da ciclista, in varie occasioni, perfino ufficiali. Per questo (e per tanto altro) qualcuno a Casola lo appellava con l’irriverente epiteto di “e matt de Cardèl”.

e' matt de Cardèl from idefix on Vimeo.


In paese lo apostrofano col soprannome di ‘e matt de Cardèl’. Un appellativo in fondo non poi così oltraggioso, credo. Anzi, forse quasi testimonianza di un affettuoso rispetto, grazie soprattutto all’uso della forma dialettale. Con quell’epiteto si denotano molte delle sue caratteristiche. Sia la sua stravaganza che l’intelligenza e la cultura, ciascuna decisamente fuori dal comune, credo. Quel riempire la casa di libri, ad esempio, o il trascorrere le notti a leggere e scrivere, imbastire interminabili concioni nei caffè e nei circoli. E poi, soprattutto, quell’andarsene sempre in bicicletta, acconciato a quel modo strano. No, la tranquilla e conservatrice comunità agreste romagnola non poteva tollerare tutto ciò. Quantomeno non senza coniare un sagace, ironico ed irriverente nomignolo. O non senza affibbiarlo, con affettuoso ed irrisorio scherno, allo strambo “zerbinotto” locale.

Nessun commento:

Posta un commento