martedì 8 luglio 2014

Il Maestro di vita

Alfredo, un “maestro di strada” ante litteram e…a modo suo! Fuggiva dalla sua prigione dorata del Cardello per andare a trovare i suoi amici di Faenza, Ravenna e Bologna. Spesso inforcando la sua bici.


Non si giudichi però il mio amico Alfredo un saccente intellettuale. Tantomeno uno spocchioso accademico. Malgrado la sua elevata erudizione, non ha mai svolto la professione di docente. Né il professore e neppure il maestro. Se non il “maestro di vita”, per quel manipolo di giovani entusiasti che lo segue volontariamente nei caffè di Faenza e Bologna. Ascoltano affascinati le sue arringhe notturne, gli infervorati monologhi, gli enfatici resoconti delle avventure strapaesane. Basti dire che secondo lui “passano più idee in un strada in un giorno che non ne escano da una università in un secolo”.

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